Oltre lo sport e l’umano pensiero, 30 Ironman in 30 giorni, un Tarcentino ci prova.


Share

Oltre lo sport ed oltre ogni umano pensiero… Domenica 8 Settembre 2013, Roberto Lendaro, friulano di Tarcento (classe 1960), dopo il DOPPIO DECA WORLD CHALLENGE 2010 (distanze sommate di 20 ironman, quindi 76 km a nuoto, 3600 km in bici einfine 844 km), tenutasi a Monterrey in Mexico nel 2010 e finito SETTIMO con 653:01:42, ora si appresta a iniziare l’avventura del TRIPLO DECA (30 ironman fatti in 30 giorni, un ironman al giorno, quindi un totale di 108 km a nuoto, 5400 km in bici e infine 1269 km di corsa), il tutto con un tempo massimo di 30 giorni e si svolgerà in Italia a Parco La Quiete in Lonato (Brescia).

-

ss.jpg

-

Seguiremo la sua avventura su sportFX.it giorno per giorno.

4 gli Italiani al via ed una sola donna, la Danese Henriksen.
Ecco la lista dei partenti per i 30 Ironman in 30 giorni.

 

STARTING LIST:

    1. Ferenc Szonyi (Hungary)
    2. Greger Sundin (Sweden)
    3. Kim Greisen (Denmark)
    4. Vincenzo Catalano (Italy)
    5. Roberto Lendaro (Italy)
    6. Chet Blanton (USA)
    7. Angelo Sorrentino (Italy)
    8. Josè Manuel Lopez (Spain)
    9. Wayne Kurtz (USA)
    10. Roger Lehman (USA)
    11. John Price (USA)
    12. Tony Reed (Canada)
    13. Jamie Azuaje (USA)
    14. Jozsef Rokob (Hungary)
    15. Hildeberto Villa (Mexico)
    16. Kamil Suran (Czech Republic)
    17. Chuck Schultz (USA)
    18. Llorenc Granado Cortes (Spain)
    19. Steven Harvey (UK)
    20. Giorgio Alessi  (Italy)
    21. Thea Storm Henriksen (female) (Denmark)

-

-

Forum argomento: cliccare qui

-

La sua avventura durante della gara massacrante del DOPPIO DECA WORLD CHALLENGE 2010  (fonte):

Ironman è il nome con cui comunemente – e in maniera forse più leggendaria – si 
chiama il “triathlon super lungo”, composto da 3800 metri da percorrere a nuoto, 180
km in bicicletta e 42,195 km (la distanza di una maratona) a piedi.
 
Uno sport multidsciplinare individuale che si articola su tre prove e riconosce un vincitore in colui, o colei, che affronta le tre discipline nel minor tempo. Da alcuni anni è anche una specialità olimpica seppure con distanze più contenute (1500 m a nuoto, 40 km in bici e 10 km di corsa). Chi affronta l’Ironman cerca non solo una sfida con se stesso ma anche un maggior controllo della sua mente e del suo corpo, trovata attraverso la resistenza alla fatica e alla sopportazione del dolore.
Se tutti conoscono l’Ironman, forse, però, non tutti sanno che esiste il deca Ironman, e cioè tutto quanto sopra, moltiplicato per dieci, e infine anche il Double deca
Ironman, il tutto moltiplicato dunque, per venti. Tirando le somme fa un totale di: 76 km a nuoto, 3600 km in bici e infine 844 km di corsa, il tutto in un tempo massimo imposto di 28 giorni.
 
Il nuoto si svolge in una piscina da 50 metri, la bici all’interno di un circuito di 1.915 metri e la corsa in un pista di 1.886 metri.
Sono partiti in 15, a novembre, destinazione Monterrey in Mexico per disputare il Double Deca World Challenge 2010 e fra questi due italiani. Attualmente in gara ci sono ancora 8 atleti che stanno concludendo la corsa a piedi. Per la verità tre di loro l’hanno già conclusa e il vincitore di questa edizione è l’ ungherese, Ferenc Szonyi con un tempo complessivo di 481h.54′.10”. Il primo degli italiani è Roberto Lendaro, sesto in questo momento, mentre sta completando i 450 chilometri di corsa sugli 844 previsti.
 
Roberto è nato a Tarcento (Ud) , classe 1960 e alle sue spalle ha un palmares invidiabile.
Al traguardo dell’Ironman nel 2007 e nel 2008, nono assoluto nell’Ultraman del Canada, sempre nel 2008 e decimo assoluto nel 2009 per il Deca Ironman World Challenge.
 
Manager e consulente per Poltrona Frau, Roberto si è scoperto questa passione pochissimo tempo fa. “In realtà Roberto – dicono di lui gli amici – non è mai stato uno sportivo tradizionale, non ha mai praticato sport con continuità”. Un giorno però, si è accorto che viaggiando tanto per lavoro, mangiando spesso al ristorante stava
mettendo su qualche chilo di troppo e di conseguenza ha cominciato ad avere problemi alla schiena – ben tre ernie.
“Per curarli si è dato al nuoto, uno dei suoi sport preferiti”. Fondista in piscina, abituato all’idea delle vasche continue, Roberto si è costruito fisico e soprattutto fiato e ha pensato “perchè non accoppiare al nuoto anche qualche altro sport?”. Ed ecco com’è nata l’idea di praticare il Triathlon. Da qui all’Ironman il passo è breve e il sostegno degli amici, oltre che la sua testa dura, l’hanno aiutato e convinto ad andare avanti su questa strada.
 
Il Deca lo scorso anno affrontato quasi senza fatica è stato l’ultimo tassello per arrivare alla decisione di disputare il “double deca”.
 
Quando viaggia Lendaro sceglie sempre e solo alberghi con palestra: “ mi sveglio alle 6, due ore di corsa fino alle 8, poi mi concentro sul lavoro e quando rientro in albergo altre due ore di palestra, dalle 20 alle 22”.
Questa sfida è un vero e proprio test di resistenza umana, e non solo. 
 
Il nuota. “I primi dieci giorni passati in piscina sono stati terribili – dicono i suoi amici che lo
hanno seguito in Messico. – Il cloro gli ha rovinato pelle, mucose del naso ed occhi e
poi la fatica è stata immensa. Dei 76 chilometri da fare Roberto ha voluto, il primo
giorno, eliminarne il 50 % e ce l’ha fatta, ma a un prezzo troppo caro”. I forti dolori
alle braccia gli hanno tolto il sonno per tre notti e in questo modo ha rallentato un
pochino nella seconda parte: la sua media comunque è stata di 12 ore di nuoto al
giorno.
 
Poi è arrivata la bici e qui il ritmo è cambiato; stare in sella per 14 ore porta
ovviamente a piaghe e dolori terribili – “è praticamente la lunghezza del Tour de
France solo che in questo caso lo si deve fare in 9 giorni al posto di 20, senza giornate
di riposo” dice Roberto.
 
E infine la corsa, che Roberto sta affrontando adesso, all’interno di un circuito anche
in questo caso con una media di circa 75/80 chilometri al giorno.
“La mia giornata tipo inizia con la sveglia intorno alle 7,30, colazione leggera a base di
fibre, e poi quasi un’ora di preparazione con medicazioni e protezioni alle vesciche e
alla muscolatura. Alle 9,30 si comincia a correre e si va avanti fino a circa le 24, a
volte l’una di notte”.
 
Guardarlo correre – raccontano gli amici che si danno il turno accanto a lui per
sostenerlo mentre corre – è una sofferenza per noi. Ci siamo ritrovati spesso a dirgli
“ma chi te lo fa fare?” e poi a notte fonda, quando si ferma ce lo spiega, con calma.
“Voglio arrivare al totale controllo del mio corpo e della mia mente” ci risponde e noi
non abbiamo più il coraggio di replicare.
 
Dominare il dolore e la fatica è una delle prerogative dell’Ironman e di tutti i
challenge ad esso collegati e sicuramente questi atleti – che scelgono di misurarsi in
uno sforzo simile – cercano dentro di loro una forza e un autocontrollo che si
porteranno dietro per tutta la vita.
 
DOUBLE DECA WORLD CHALLENGE 2010
-
Num Name City Group Laps Distance Completed Time Last Lap Place
1 Ferenc Szonyi Hungary Male – Finished 481:54:10 0:14:17 1
3 Uwe Schiwon Germany Male – Finished 491:26:02 0:18:04 2
4 Greger Sundin Sweden Male – Finished 497:56:41 0:14:30 3
2 Kim Greisen Denmark Male – Finished 512:09:28 0:14:16 4
6 Carlos Ochoa Domingo Spain Male – Finished 653:01:42 0:27:53 5
7 Roberto Lendaro Italy Male – Finished 653:01:42 11:15:55 5